Il progetto “Lisa Canta Ornella” si presenta come un omaggio raffinato e originale a Ornella Vanoni, un’icona senza tempo, così come la vera arte che è in grado di parlare a tutte le generazioni. Una presenza carismatica, coraggiosa che ha saputo portare avanti la sua autenticità a dispetto di ciò che le conveniva. Artista poliedrica capace di attraversare epoche, stili e generi musicali con un’eleganza inconfondibile. “Lisa canta Ornella” non è solo una reinterpretazione del repertorio vanoniano, ma un viaggio alla riscoperta delle svariate influenze musicali a cui Ornella ha prestato la voce, in particolare il jazz, bossa nova e canzone d’autore.
Questo rende il progetto altamente versatile, adatto sia a contesti più intimisti e sofisticati (come club, teatri, festival jazz) sia a spazi più ampi e popolari, dove il grande pubblico può riscoprire i brani più celebri in una veste nuova. La sua parabola artistica, all’inizio, passa attraverso due grandi artisti: Giorgio Strehler che la fa maturare come attrice impegnata e Gino Paoli che scrive per lei celebri canzoni d’amore, tra cui “Senza fine” e “Che cosa c’è”. I principali autori musicali rimangono affascinati dalla sua voce, affidandole brani indimenticabili, come “Mi sono innamorato di te” (Luigi Tenco) e “La musica è finita” (Franco Califano), negli anni collabora con i più grandi artisti, su tutti Fabrizio De André, Lucio Dalla, Sergio Bardotti, Paolo Conte, Mario Lavezzi, Ivano Fossati.
Ornella Vanoni non è solo interprete pop: la sua curiosità e versatilità le hanno permesso di dialogare con il jazz in modo autentico, collaborando con giganti del genere come Enrico Intra, Stefano Bollani, Paolo Fresu, fino ad artisti internazionali del calibro di Herbie Hancock e Ron Carter.
Quando Ornella Vanoni incontra Sergio Bardotti, produttore e autore visionario, iniziano a lavorare su un progetto ambizioso: un disco che avrebbe portato la bossa nova in Italia in una veste completamente nuova. E’ dall’incontro di queste due menti geniali che nasce l’idea di contattare due icone della musica, della poesia, dell’arte brasiliana come Vinicius de Moraes e Toquinho. Ornella Vanoni, in questa veste dà probabilmente il meglio di sé e non è un caso se, ancora oggi, venga riconosciuta come una delle maggiori interpreti italiane della bossa nova in tutto il mondo.
Lisa Manara, con la sua voce e sensibilità, da nuova vita al repertorio di Vanoni, mantenendone l’eleganza ma offrendo uno sguardo personale, moderno e delicato, spaziando tra generi senza perdere coerenza artistica, dimostrando come le emozioni non abbiano bisogno di etichette e confini, ma solo di verità.
